I Tratturi erano percorsi erbosi che permettevano agli animali di mangiare mentre si spostavano,lungo i quali si muovevano ovini e bovini,uomini, cani e carri durante i trasferimenti stagionali da valle a monte e viceversa.
L’ambiente ha sempre condizionato pesantemente le strutture, l’ organizzazione e le scelte economiche delle società umane. Il fenomeno della transumanza costituisce un esempio molto interessante di adattamento dell’ uomo alle sfide lanciategli dalla natura . Il frequente spostamento delle greggi ha costituito, infatti, un’ occasione di trasmissione di pensiero fra ambiti anche molto lontani, concorrendo alla definizione di una cultura italica omogenea.Il nomadismo, invece, si differenzia per il concomitante trasferimento delle comunità umane, secondo spostamenti non necessariamente periodici.
I primi a percorrere i tratturi, e quindi a definirli, furono, probabilmente, i grossi animali selvatici, che nel corso delle glaciazioni compivano le loro migrazioni stagionali fra le montagne e la costa.
Nella nostra zona poco interessata alla transumanza stagionale, questi percorsi costituirono parte integrante del sistema di comunicazione viaria per gli scambi commerciali con i paesi limitrofi (Aieta, Santa Domenica, Verbicaro , Praia a Mare e Tortora). Di queste solo alcuni tratti non hanno subito trasformazioni da parte dell ‘ uomo (asfalto e cemento) .
Nella cartografia allegata sono riportati ed evidenziati i principali percorsi dell’ area presa da noi in considerazione.
Foto di alcuni tratturi di montagna in località Bocca della Giara
Da tratturi a percorsi turistici
Da sentieri per lo scambio delle merci a strumenti di valorizzazione naturalistica del territorio. Per riconnettere turisticamente le località marine con i parchi naturalistici all'interno del territorio che abbraccia il Golfo di Policastro.
mappa dei tratturi
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